In questo anno, è veramente paradossale dover vivere il 25 aprile come una festa. Questa data rappresenta la liberazione dal nazifascismo, il ripristino della democrazia. Questo è ciò di cui questa giornata è simbolo, poi bisogna capire come abbiamo fatto, ogni anno, un po’ di più, a svuotarla completamente dal suo significato primario. Oggi quale dobbiamo metterci.
A pochi giorni dal 25 aprile, c’è una carica della polizia sugli studenti della Sapienza, come c’è stata contro gli studenti di Pisa, gli esempi sono tanti, i fatti sono sotto gli occhi di tutti. È una data, quest’anno, piena di contraddizioni. Anzi è vuota, e questo è molto triste e ci porta a riflettere. Non si tratta neanche più di Resistenza ma di lotta. Lotta. Ecco, io la riempirei con questo significato. Non una giornata di gioia, perché dal ’45 a oggi, a bene vedere non ci siamo liberati proprio da nulla.