Non un giorno di festa ma di lotta
25 aprile Le artiste si confrontano con la Liberazione in vista della manifestazione di domani. Parla l'attrice napoletana
25 aprile Le artiste si confrontano con la Liberazione in vista della manifestazione di domani. Parla l'attrice napoletana
In questo anno, è veramente paradossale dover vivere il 25 aprile come una festa. Questa data rappresenta la liberazione dal nazifascismo, il ripristino della democrazia. Questo è ciò di cui questa giornata è simbolo, poi bisogna capire come abbiamo fatto, ogni anno, un po’ di più, a svuotarla completamente dal suo significato primario. Oggi quale dobbiamo metterci.
A pochi giorni dal 25 aprile, c’è una carica della polizia sugli studenti della Sapienza, come c’è stata contro gli studenti di Pisa, gli esempi sono tanti, i fatti sono sotto gli occhi di tutti. È una data, quest’anno, piena di contraddizioni. Anzi è vuota, e questo è molto triste e ci porta a riflettere. Non si tratta neanche più di Resistenza ma di lotta. Lotta. Ecco, io la riempirei con questo significato. Non una giornata di gioia, perché dal ’45 a oggi, a bene vedere non ci siamo liberati proprio da nulla.
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