Una storia sbagliata, finita con un fiume di inchiostro (si potrebbe dire parafrasando Fabrizio De André). È la storia di Noa Pothoven, che ha occupato le prime pagine di quasi tutti i giornali italiani, ieri. È la storia di una ragazza olandese di quasi 18 anni (li avrebbe compiuti a dicembre), morta suicida (aveva smesso di mangiare e bere da giorni) nella sua abitazione di Arnhem e non per mano eutanasica come hanno erroneamente (e consapevolmente, a volte, ne abbiamo le prove) scritto tutte le maggiori testate giornalistiche italiane, e non solo. Invece, a conferma della notizia così come l’ha...