Il divieto di assembramento non li ha scoraggiati, così ieri mattina 150 militanti del partito Likud, si sono radunati davanti alla corte distrettuale di Gerusalemme, nella zona palestinese della città, a urlare slogan contro i giudici e di incoraggiamento per il loro leader Benyamin Netanyahu. Non li ha delusi il premier di destra entrando in aula per la seconda udienza del processo in cui è chiamato a difendersi dalle accuse di corruzione, frode e abuso di potere in tre diverse indagini conosciute come i casi 1000, 2000 e 4000. L’ultimo è il più grave. Netanyahu è accusato di aver negoziato...