«Su tutta questa fascia saremo esposti, quindi occhi aperti», ci dice un ex militare israeliano prima di partire verso sud. Indica il lato occidentale del kibbutz di Kfar Aza, uno dei maggiormente colpiti dall’attacco di sabato 7 ottobre. In quell’insediamento sono stati rinvenuti i bambini trucidati e, secondo una stima dell’esercito, almeno 40 degli israeliani residenti sono morti e 60 sono stati rapiti. È uno dei luoghi più vicini alla «barriera» che delimita il territorio israeliano da Gaza ed è per questo che l’accesso è vietato dal giorno dell’assalto. Dato che ora qualche ex-militare vuole che «in occidente vediate cosa...