Nashville, un’adolescente entra a scuola e spara: sei morti
Stati uniti Tra le vittime anche tre bambini. La responsabile uccisa dalla polizia. Nei primi tre mesi dell'anno è la dodicesima sparatoria di massa in un istituto scolastico negli Usa. La politica «prega» ma non dà risposte
Stati uniti Tra le vittime anche tre bambini. La responsabile uccisa dalla polizia. Nei primi tre mesi dell'anno è la dodicesima sparatoria di massa in un istituto scolastico negli Usa. La politica «prega» ma non dà risposte
Tre bambini e tre adulti sono stati uccisi a Nashville, Tennessee, in una sparatoria avvenuta in una scuola elementare cristiana privata, la Covenant School della Covenant Presbyterian Church. La settima vittima è la ragazza adolescente che ha aperto il fuoco, uccisa dalla polizia accorsa sul posto.
Una portavoce della polizia di Nashville in una prima dichiarazione ha detto che gli agenti hanno risposto a una chiamata arrivata la mattina alle 10.13. Poco dopo sulla scena sono arrivati decine di genitori e abitanti di Nashville, riuniti in un parcheggio vicino alla scuola elementare in attesa di aggiornamenti, mentre gli elicotteri giravano intorno all’area e il vice sindaco Jim Shulman distribuiva bottiglie d’acqua e cercava di fornire le risposte che arrivavano dalla polizia e dai vigili del fuoco.
Intanto i bambini venivano portati all’esterno e contati, per poi essere accompagnati, uno a uno, dai genitori, in una scena ripresa dalle tv arrivate sul posto. «So che questo è probabilmente il peggior giorno della vita di voi tutti – ha detto un agente di polizia alla folla riunita fuori la scuola e alle telecamere di Msnbc – Non posso dirvi quanto vi capiamo, è un giorno terribile anche per noi».
Il Tennessee’s House Democratic Caucus ha portato la propria solidarietà e detto che i suoi membri «pregano per i bambini e le loro famiglie, e per le vittime alla Covenant School». Messaggi in cui si inviavano «preghiere e pensieri» sono arrivati dal governatore, dai candidati al ruolo di sindaco di Nashville e da chiunque abbia preso pubblicamente la parola per esprimersi su questo caso, come sempre accade dopo un mass shooting, con una retorica che sembra ingessata in un problema apparentemente irrisolvibile.
L’anno scorso la scuola aveva inaugurato un programma speciale di addestramento per rispondere a casi di sparatoria di massa. Il programma è sempre più diffuso nelle scuole Usa e insegna a bambini e insegnanti a chiudersi nelle aule, spegnere le luci, silenziare i telefonini, nascondersi negli armadietti e non fare alcun rumore mentre si cerca l’aiuto della polizia.
Secondo i dati raccolti da Education Week, dall’inizio del 2023 al 23 marzo, negli Stati uniti ci sono state dodici sparatorie nelle scuole che hanno provocato morti o feriti.
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