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Murale di Egonu sfregiato, solidarietà ma niente ius soli

Murale di Egonu sfregiato, solidarietà ma niente ius soli

Roma L'opera di Laika davanti al Coni

Pubblicato 3 mesi faEdizione del 14 agosto 2024

È cambiato per ben tre volte in poco più di 24 ore il murale dell’artista Laika che vede come protagonista Paola Egonu: neo campionessa olimpica del volley femminile, eletta miglior giocatrice di tutto il torneo di Parigi, simbolo della nazionale italiana grazie al suo valore sportivo. L’opera era comparsa lunedì mattina di fronte alla sede nazionale del Coni a Roma. Medaglia d’oro al collo, maglia numero 18 della nazionale, pronta a esibire una delle sue formidabili schiacciate.

Al di sotto una scritta «italianità». Sul pallone sospeso in aria le scritte: stop racism – hate – xenophobia – ignorance. «Nel nostro paese non c’è più spazio per xenofobia, razzismo, odio ed intolleranza. Il razzismo è una piaga sociale che va sconfitta. Farlo anche attraverso lo sport è importantissimo» aveva scritto sui propri social l’autrice, per poi concludere: «Dedico questo poster a tutti gli Italiani non riconosciuti come tali dal nostro Stato».

Dopo un solo giorno il murale era già stato vandalizzato. Con uno spray di colore bianco sono state cancellate tutte le scritte antirazziste sul pallone. Il volto è stato coperto di rosa, così come tutto il resto della pelle della campionessa azzurra, lasciando intatto il titolo: «italianità». Molti i commenti dal mondo della politica. Il capogruppo 5S alla Camera, Francesco Silvestri: «È un delinquente sobillato da chi in questi giorni ha usato parole vergognose sulla “italianità”.

Probabilmente, senza queste vili espressioni, fatti del genere non accadrebbero». Chi aveva parlato di italianità dal punto di vista somatico è l’eurodeputato della Lega Vannacci (500 mila preferenze alle ultime europee): «Paola Egonu non rappresenta quello che sono la maggior parte degli italiani da un punto di vista somatico», aveva ribadito anche dopo la vittoria olimpica. Ieri tanta vicinanza all’atleta da entrambi gli schieramenti. Parole di vicinanza anche dal ministro dello sport Abodi, dalla ministra del Turismo Santanchè.

Eppure il centrodestra blocca ogni passo avanti in tema di ius soli o ius scholae. Dal pd Schlein: «Chi nasce o cresce in Italia è italiana o italiano, cambiamo la legge sulla cittadinanza». Nel frattempo, una passante armata di pennarello ha ridipinto il murales con i suoi colori naturali.

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