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Monfalcone, lo spettacolo di Marta Cuscunà sui partigiani si farà

Marta CuscunàMarta Cuscunà

Teatro Il boicottaggio politico travestito da diniego "per motivi regolamentari" ha fatto scattare una grande mobilitazione per mettere in scena “The Beat of Freedom – La Resistenza a Fumetti”

Pubblicato circa un mese faEdizione del 31 agosto 2024

Certo che si farà, altroché e sarà in pieno centro a Monfalcone lunedì sera, come era stato previsto. La Giunta comunale, dopo mesi di silenzio, il 27 agosto aveva tentato di farlo saltare negando ogni contributo economico e vietando l’utilizzo del logo del Comune. A spettacolo già organizzato, locandine già comparse nei negozi e nei bar, accordi già presi per garantirne la realizzazione tecnica. Una mazzata che sembrava insuperabile con pochi giorni per trovare un luogo dove riorganizzare tutto da zero.

Un diniego “per motivi regolamentari” ha ripetuto ostinatamente il sindaco facente funzioni, avatar di Annamaria Cisint eletta a Bruxelles, ma Monfalcone si era capito subito che il boicottaggio era squisitamente politico. Uno spettacolo che Marta Cuscunà ha creato intorno alle lettere di Partigiani che parlano di amore, di famiglia, di giovinezza e che Fabio Babich illustra disegnando in diretta sulla scena. Tutta roba che, secondo la Giunta “non rappresenta un interesse specifico dei residenti e non porta al complessivo miglioramento della qualità della vita dei cittadini”. Ne abbiamo parlato martedì scorso sul manifesto.

Quello che la Giunta non aveva previsto è la grande mobilitazione solidale che ha innescato con quel gesto sconsiderato: cittadini comuni, associazioni, tanti Comuni del circondario … tutti a offrire spazi, attrezzature, idee. E lo spettacolo si farà, altroché. Ospitato nell’Oratorio San Michele che ha una sala relativamente piccola ma ha comunque un grande prato e ci sarà un sacco di gente perché quel che è troppo è troppo: dire di no a una artista che porta i suoi spettacoli anche fuori dall’Italia, che è nata a Monfalcone e che è felice di poter tornare su un palco proprio lì è suonato intollerabile davvero a tanti.

“The Beat of Freedom – La Resistenza a Fumetti” si farà, dunque, nell’Oratorio di don Flavio Zanetti, quel parroco sempre pronto ad aprire le braccia, conosciuto per le tante iniziative interreligiose, per il sito che cura, assieme ad altri parroci monfalconesi, per “rispondere alle paure e alle preoccupazioni che pure serpeggiano tra la gente di Monfalcone e che dipendono anche dalle fonti di informazione che ognuno sceglie di ascoltare”; com’è conosciuto l’Oratorio San Michele che a marzo scorso aveva accolto molti bengalesi musulmani perché potessero trascorrere assieme la fine del Ramadan visto che le ordinanze del Comune avevano vietato i riti religiosi nei due Centri culturali islamici di Monfalcone. “L’errore più grande è quello di farsi guidare dalla paura, che è sempre una cattiva consigliera” aveva detto allora in una lunga intervista a Famiglia Cristiana “E’ Gesù nel Vangelo a ripetere sempre “Non abbiate paura”. Non ci sono nemici da combattere, ma fratelli con i quali poter vivere insieme serenamente”.

“Se il 2 settembre le lettere dei Partigiani risuoneranno nel cuore di Monfalcone è perché tante persone lo hanno voluto ostinatamente” dice Marta Cuscunà, sorpresa ed emozionata per la solidarietà che l’ha sorretta ed abbracciata in questi giorni e trova anche parole positive per il futuro di Monfalcone: “Vedo tante energie positive, un grande fermento anche nei conflitti e tante piccole grandi iniziative solidali volte a costruire una bella convivenza. Ci si chiede cosa voglia dire essere cittadini di un luogo, cosa contribuisca al benessere collettivo ed in fondo è quello che fa il mio spettacolo. Una città, come una recita teatrale, sono luoghi di riprogettazione e, come è successo con me in questi giorni, ecco che si possono trovare spazi anche dove sembra che non ci siano. Credo che il potere, quando per esempio è inflessibile nel difendere burocraticamente i suoi divieti, sia destinato a perdere”.

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