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Mattarella: Csm urgente. Ma la riforma slitta ancora

Mattarella: Csm urgente. Ma la riforma slitta ancoraSergio Mattarella – Ansa

Giustizia Maggioranza ancora divisa sulla legge elettorale per i consiglieri togati, oggi nuovo incontro con la ministra. Ancora un rinvio per l'approdo in aula del provvedimento, si avvicina la data prevista per le nuove elezioni e il presidente della Repubblica torna a ripetere: cambiare le regole è urgente

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 31 marzo 2022

Nel giorno in cui il presidente della Repubblica torna a ripetere che la riforma del Consiglio superiore della magistratura è «di grande urgenza» – dalla prima volta che lo ha detto, però, sono passati quattro mesi e passi avanti sostanziali non ci sono stati – la camera decide un altro rinvio di otto giorni per la discussione del disegno di legge che quella riforma contiene.

Non è una notizia drammatica, lo slittamento (al 19 aprile) salta in pieno la settimana di pasqua durante la quale poco si poteva fare. Non è detto però che sia l’ultimo rinvio. Perché venga rispettato il nuovo appuntamento con l’aula, infatti, la maggioranza dovrebbe aver concluso con un accordo i lavori in commissione. E questo accordo ancora non c’è, soprattutto sul nodo della nuova legge elettorale per la componente togata del Csm. Lega, Italia viva, Cambiamo +Europa e in misura minore Fratelli d’Italia e Forza Italia insistono per introdurre il sorteggio, la ministra Cartabia lo considera incostituzionale e non cede. Il centro-centrodestra ha già una maggioranza teorica e ancor di più l’avrebbero al senato, per questo non vuol firmare un accordo che blindi il testo in seconda lettura. In queste condizioni è assai probabile che Mattarella non avrà una legge da promulgare in tempo utile (fine maggio) per poterla applicare alle prossime elezioni del Consiglio (luglio). Resta la carta dello spostamento delle elezioni a settembre, quando anche il parlamento dovrà eleggere la sua quota di consiglieri “laici”.

Intanto il presidente della Repubblica insiste. «Il Csm ha un ruolo di garanzia imprescindibile nell’ambito dell’equilibrio democratico. Pertanto è di grande urgenza approvare nuove regole per il suo funzionamento», dice ricevendo al Quirinale una nuova leva di magistrati in tirocinio. Un tentativo di responsabilizzare la maggioranza che questa mattina avrà un nuovo incontro con la ministra della giustizia. Già che c’è, il presidente aggiunge un richiamo più alto: «Il principio di imparzialità transita necessariamente attraverso il rifiuto del protagonismo e dell’individualismo giudiziario

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