Marcia per gli ostaggi fino a Gerusalemme
Israele È cominciata ieri la «Marcia per gli ostaggi»: una manifestazione delle famiglie delle persone rapite da Hamas che in cinque giorni marceranno da Tel Aviv a Gerusalemme per chiedere la […]
Israele È cominciata ieri la «Marcia per gli ostaggi»: una manifestazione delle famiglie delle persone rapite da Hamas che in cinque giorni marceranno da Tel Aviv a Gerusalemme per chiedere la […]
È cominciata ieri la «Marcia per gli ostaggi»: una manifestazione delle famiglie delle persone rapite da Hamas che in cinque giorni marceranno da Tel Aviv a Gerusalemme per chiedere la liberazione dei loro cari e soprattutto per protestare contro Netayahu che non sta facendo abbastanza per il loro rilascio.
«Non credo che siamo in buone mani. Non ci vengono date abbastanza informazioni. Siamo sprofondati nell’oscurità – vogliamo risposte» ha detto il nipote di una donna rapita al Guardian.
Intanto, un sondaggio della Bar Ilan University ha riscontrato proprio che meno del 4% degli ebrei israeliani considera il primo ministro Netanyahu una «fonte affidabile di informazioni» sull’andamento della guerra.
Anche fra gli elettori di destra la fiducia è ai minimi storici – al 6.63% – così come nei confronti delle testate giornalistiche israeliane: il 73% degli intervistati ha detto di cercare le notizie su Telegram dall’inizio della guerra.
Ieri le forze armate israeliane hanno anche confermato la morte di una degli ostaggi: la soldata 19enne Noa Marciano. Lunedì Hamas aveva pubblicato un video in cui la ragazza recitava le proprie generalità, e poi si vedeva il suo cadavere riverso su un letto. Uccisa, a detta di Hamas, da un attacco israeliano.
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