Mandati di arresto per Bibi e Sinwar, il procuratore Khan ha perso la pazienza
Corte penale internazionale La richiesta risale a maggio. Memoria per sollecitare i giudici preliminari dell'Aja: è urgente decidere
Corte penale internazionale La richiesta risale a maggio. Memoria per sollecitare i giudici preliminari dell'Aja: è urgente decidere
«Qualsiasi ritardo ingiustificato in questi procedimenti incide negativamente sui diritti delle vittime». La strage a Gaza non si ferma e il procuratore capo della Corte penale internazionale (Icc), Karim Khan, si è stancato di aspettare un pronunciamento dei giudici preliminari sul mandato di cattura internazionale richiesto ormai lo scorso maggio per i leader di Israele e quelli di Hamas. Ora Khan ha depositato una memoria in cui sollecita il collegio “incriminato” a «rendere urgentemente note le proprie decisioni».
Per possibili crimini di guerra e crimini contro l’umanità relativi al conflitto esploso il 7 ottobre, il procuratore Khan aveva richiesto mandati di arresto da un lato per il premier israeliano Benyamin Netanyahu e il ministro della Difesa Yoav Gallant, dall’altro per Yahya Sinwar, ancora irreperibile nei tunnel della Striscia. Oltre che per il comandante militare di Hamas, Mohammed Deif, che Israele ha dichiarato di aver ucciso in un attacco a Gaza. E Ismail Haniyeh, leader politico di Hamas, ucciso in luglio a Teheran.
A suo tempo Netanyahu aveva definito l’iniziativa di Khan «un vergognoso attacco a tutta Israele». Allo stesso modo i vertici di Hamas avevano espresso rabbia per l’equiparazione tra le parti.
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