Il capogruppo al Senato di Fratelli d’Italia, Lucio Malan, ha deciso di celebrare ieri il 46° anniversario della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge 194 sull’aborto (era il 22 maggio 1978) con gli anti abortisti. Evidentemente a mo’ di celebrazione, a Palazzo Madama ha ospitato gli oltranzisti di Pro Vita & Famiglia per la presentazione del «Manifesto Valoriale» che l’associazione “anti scelta” ha redatto in occasione delle elezioni europee come «impegno solenne» per i candidati amici.

«L’aborto non è un diritto, perché la vita inizia dal concepimento» e non può essere quindi un «valore comune» per l’Europa: è il primo dei sei punti del «Manifesto». E poi di seguito: sostegno alla famiglia intesa come «unione tra un uomo e una donna fondata sul matrimonio e custode della vita nascente»; contrasto alla pratica dell’utero in affitto, al mercato dei gameti e alla sperimentazione sugli embrioni; guerra all’«ideologia gender», all’«Agenda Lgbtqia+» e alle «politiche a favore della cosiddetta auto-affermazione di genere»; difesa delle «famiglie dalle politiche “green” fondate sull’ambientalismo ideologico anti-umano e anti-natalista»; opposizione all’«iper-sessualizzazione e iper-digitalizzazione dei minori».

I candidati che hanno firmato finora sono 13 di Fratelli d’Italia (Nicola Procaccini, Carlo Fidanza, Sergio Antonio Berlato, Elena Donazzan, Denis Nesci e Stefano Tozzi), Lega (dal generale Roberto Vannacci a Claudio Borghi, da Susanna Ceccardi ad Alessandra Basso), 7 della Lega (Roberto Vannacci, Alessandra Basso, Claudio Borghi, Paolo Borchia, Susanna Ceccardi, Oscar Lancini e Anna Menghi), 3 di Forza Italia-Noi moderati (Francesca Peppucci, Rosaria Tassinari e Antonio Platis) e 7 di Libertà (Cristina Zaccanti, Désirée Merlini, Mirko De Carli, Vito Comencini, Maria Verita Boddi, Barbara Figus e Ugo Rossi).

Il senatore Malan ha spiegato che la presentazione del «Manifesto» di Pro vita & famiglia in conferenza stampa proprio ieri è stato «un caso». «Francamente – ha risposto ai cronisti – nel mio calendario non ricordavo che oggi fosse il giorno della 194, se no troviamo ogni giorno un anniversario. E comunque – ha aggiunto – non è una festività nazionale…».