«Tre milioni 166 mila di contratti a termine, il valore più alto dal 1977» si è letto nei consueti dati provvisori sull’occupazione e sulla disoccupazione pubblicati ieri l’Istat anche per il mese di aprile 2022. Era lo stesso a marzo e, più o meno, anche prima. Questo è come il giorno della marmotta: le stime sul precariato nel perimetro del lavoro dipendente si ripetono sempre uguali di mese in mese, di anno in anno. E così si ripete allo stesso modo la falsa indignazione di quelli che stanno nel Palazzo. In questa commedia organizzata risuonano le note del disco, già...