Di Lucy Salani si è detto spesso che abbia vissuto tante vite: l’infanzia come Luciano, la detenzione nel campo di concentramento di Dachau da «omosessuale», poi l’affermazione della sua identità di donna trans. La sua, in realtà, è la storia di una tenace fuga durata decenni, per poter vivere appieno l’unica vita che le apparteneva davvero. Quasi un secolo di esistenza, che ha valicato i confini dell’ordinario per poi concludersi nell’abbandono alla quotidianità degli affetti. Gli ultimi tempi erano stati segnati da un corpo indebolito dagli anni e dagli eventi che lo avevano attraversato «e per lei, che ha sempre...