Eugenio Scalfari ha scritto recentemente che l’oligarchia è la sola forma accettabile di democrazia. La gestione democratica degli interessi comuni sarebbe un affare di pochi eletti: la «classe dirigente». Scalfari vede la democrazia come equilibrio tra le élite che amministrano i diversi poteri: legislativo, esecutivo, giudiziario, economico, sindacale, informativo. La dissocia, di fatto, dalla Polis, la città governata dai suoi «cittadini», e cita Pericle a sostegno della sua tesi. La Polis si fonda sulla differenza tra apparati gestionali e istituzioni, sulla capacità di queste ultime di rappresentare i valori comuni dei cittadini, sul carattere collettivo (diretto e indiretto) delle decisioni...