L’eterno Mastella alla riconquista di Benevento
Amministrative di ottobre Con l’appoggio del governatore De Luca e di Fi, il sindaco uscente punta alla vittoria al primo turno. M5s senza lista, la sinistra divisa tra Perifano e Moretti
Amministrative di ottobre Con l’appoggio del governatore De Luca e di Fi, il sindaco uscente punta alla vittoria al primo turno. M5s senza lista, la sinistra divisa tra Perifano e Moretti
Tre i candidati in campo a Benevento per sfidare l’inossidabile sindaco uscente Clemente Mastella. La destra ha faticato tutta l’estate per trovare un nome: la coalizione si è spaccata e, alla fine, FdI e Lega (sotto le insegne di Prima Benevento) hanno affidato il compito di correre per la poltrona di prima cittadina a Rosetta De Stasio, avvocata con un’esperienza in consiglio regionale con An. La sinistra si è divisa in due: Luigi Diego Perifano con Pd, Centro democratico e tre civiche da un lato; Angelo Moretti con Verdi e due civiche dall’altro.
L’EX GUARDASIGILLI del secondo governo Prodi, ex ministro del Lavoro del primo Berlusconi, deputato ed eurodeputato passato da Dc, Ccd, Udr e Udeur, per la rielezione a sindaco ha messo in campo dieci liste a partire dal suo movimento Noi Campani, erede del disciolto Udeur. Fedele alla sua tradizione di trasversalità a tutti gli schieramenti, tiene in coalizione Forza Benevento (cioè Forza Italia) ed Essere Democratici, che raccoglie i dem vicini al governatore Vincenzo De Luca, più sette civiche. La composizione dello schieramento non è stata indolore. Mastella avrebbe voluto nel suo campo anche i simboli del Pd e dei 5S, quando i ragionamenti politici non hanno fatto breccia è passato alle maniere forti mettendo sul tavolo il peso dei suoi voti a Napoli in cambio del sostegno a Benevento.
«Non nascondo la mia stima per Antonio Bassolino» aveva fatto sapere alla stampa, ventilando un suo appoggio proprio all’ex sindaco senza «un quadro preciso e chiaro». Aggiungendo: «Vedo che su Napoli si insiste sul patto Pd-M5s ma altrove è un liberi tutti». Poi però è prevalso l’accordo con De Luca (suggellato dalla casella di assessore regionale al Turismo assegnata a Felice Casucci, docente dell’Università del Sannio) e Mastella è rimasto nello schieramento giallo rosso a Napoli nonostante lo strappo su Benevento. Dopo aver svuotato parte del bacino di destra e inglobato parte del centrosinistra, l’obiettivo è vincere al primo turno perché il ballottaggio potrebbe rimescolare pericolosamente le carte.
DE STASIO, ad esempio, a Ntr24 ha negato l’ipotesi di accordo al secondo turno: «Per quello che riguarda la mia coalizione, la nostra visione è anti mastelliana. Siamo contrari alla sua politica e soprattutto alla sua poca coerenza politica. Al ballottaggio un ipotetico fronte anti mastelliano può costituirsi. Vanno superati i criteri ideologici: dobbiamo andare a governare e far crescere Benevento».
PURE A SINISTRA la porta è chiusa. «Bisogna bonificare il campo, cioè evitare una campagna elettorale affollata di bugie – ha spiegato Perifano -. Il sindaco uscente ne racconta ogni giorno: l’ultima che ho letto è che lui ha trasformato Benevento da paesone a città in questi cinque anni. Non ce ne siamo accorti. Abbiamo avuto piuttosto l’impressione di aver fatto passi indietro». Perifano è avvocato, massone in sonno aderente al Grande Oriente d’Italia, ex iscritto al Pd da cui è uscito nel 2016 in opposizione a Matteo Renzi. La sinistra rinfaccia a Mastella di aver dichiarato il dissesto del comune nel 2017, subito dopo l’insediamento: «La massa debitoria risale soprattutto agli espropri non pagati dei terreni nel quartiere Capodimonte degli anni ’80 e ’90: con il cambio di normativa sono diventati un peso importante per le casse cittadine. Il comune era in amministrazione controllata ma Mastella ha deciso di mandarlo in default. Per scaricare ogni responsabilità sul sindaco Pd precedente, ha provocato l’azzeramento delle spese sociali o per il verde» spiega Pasquale Basile, candidato con la lista Città aperta.
A Mastella contestano le scelte sulla riqualificazione urbanistica come il progetto per l’area Terminal, a ridosso del centro storico. Spiega Basile: «L’attuale amministrazione ha avallato il project financing di una ditta casertana per convertire la struttura in un palazzone di 5 piani, in parte interrato, da destinare a negozi e parcheggi, con i futuri proventi alla ditta costruttrice per 50 anni. Alla città, invece, serve un’area terminal efficiente con servizi per i turisti e info point».
ALLA COALIZIONE che sostiene Perifano ha lavorato un ampio schieramento che teneva insieme l’esperienza del laboratorio sociale Civico 22, la sinistra ambientalista e il mondo cattolico sociale. L’intenzione era creare un fronte che avesse dentro anche i 5S, Pd e riformisti per battere la corazzata mastelliana ma sulla scelta del candidato non si è trovata la sintesi. Così i pentastellati non hanno presentato la lista, il Pd si è diviso in due ed è anche incappato in una grana giudiziaria. Il segretario provinciale dem, Carmine Valentino, la scorsa settimana è stato oggetto di misure cautelari: da ex sindaco di Sant’Agata de’ Goti, è indagato per concussione. L’ultima settimana di campagna elettorale il partito è stato commissariato. Civico 22, Altra Benevento è possibile, Europa verde – Per, invece, hanno scelto di confluire su Angelo Moretti, coordinatore della Caritas diocesana di Benevento dal 2011 al 2018.
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