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Legambiente esce dal Patto per il clima e il lavoro dell’Emilia Romagna

Legambiente esce dal Patto per il clima e il lavoro dell’Emilia Romagna

Dopo il botta e risposta tra sindaco di Ravenna e ambientalisti, anche in Regione volano stracci. Legambiente Emilia-Romagna decide di uscire dal Patto per il Lavoro e il Clima della […]

Pubblicato più di un anno faEdizione del 3 giugno 2023

Dopo il botta e risposta tra sindaco di Ravenna e ambientalisti, anche in Regione volano stracci. Legambiente Emilia-Romagna decide di uscire dal Patto per il Lavoro e il Clima della Regione Emilia-Romagna, dopo un’esperienza durata due anni e mezzo. Il punto di non ritorno, è stato proprio il rigassificatore di Ravenna. Contestato anche il Piano Integrato dei Trasporti (Prit) e il Piano Rifiuti (Prrb), nonché la legge urbanistica che «non ha consentito di interrompere il consumo di suolo in Emilia-Romagna, i processi di copertura e impermeabilizzazione del suolo proseguono a ritmi elevati e i casi di grandi espansioni delle superfici urbanizzate non si sono fermati.

Resta particolarmente critico il tema dei poli logistici», ricorda Legambiente che entra così nella nutrita schiera delle associazioni che hanno ripudiato o mai firmato il Patto per il Lavoro e il Clima, ideato nel 2020 da Schlein quando era assessora regionale con deleghe al Welfare e appunto al Patto per il Clima.

«Come Reca (Rete emergenza climatica ambientale) che raggruppa oltre 80 associazioni in tutta la regione – spiega Viviana Manganaro – dopo aver contribuito al Patto con 700 pagine di osservazioni totalmente ignorate, ci siamo rifiutati di firmare. I fatti purtroppo ci hanno dato ragione. Non solo il patto era inconsistente ma non è stato rispettato nemmeno quel poco che era stato promesso. Con Legambiente abbiamo presentato 4 leggi regionali di iniziativa popolare, che dopo il termine di 6 mesi non sono ancora state discusse nelle commissioni consiliari».

Gelida invece la replica del sottosegretario alla presidenza della Regione Davide Taruffi: «Quella di Legambiente è una decisione che lascia stupiti e perplessi. Nel merito e per il fatto di averla appresa da una conferenza stampa».

Reca, Legambiente e altre associazioni ambientaliste si danno appuntamento il 9 giugno, a Bologna, alle 17 in Piazza Nettuno, per la manifestazione Scatena le Rinnovabili.

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