Scrivere, rispondere a un impulso celeste, a «uno stimolo provvidenziale». Piegarsi sulla pagina, dare al mondo una vocale avendo paura di tacersi. Muoversi per riempire uno spazio, scegliere una parola e rasserenare il mondo, oppure, fraintendere. Rompere il cristallo del presente con sarcasmo. Raccontare in una cronaca il disordine; assumere una verità come se si abitasse in quella frase. Come se quella frase fosse tutto il mondo. Rigettare, infine, le storie in un racconto, riordinare il caos per trasformare «l’irascibile in concupiscibile». TERESA CREMISI, nelle Cronache dal disordine (La nave di Teseo, pp. 256, euro 20), raccoglie le parole impegnate...