Internazionale

«L’attacco è incostituzionale». Su Biden fuoco amico e non solo

«L’attacco è incostituzionale». Su Biden fuoco amico e non solo

Usa Raid senza il sì del Parlmento

Pubblicato 10 mesi faEdizione del 13 gennaio 2024
Marina CatucciDES MOINES (IOWA)

«Questa è una violazione inaccettabile della Costituzione», ha scritto su X la deputata Pramila Jayapal, che presiede il Progressive Caucus, dando voce all’indignazione corale che ha investito il partito democratico dopo che il presidente Biden ha annunciato di aver lanciato attacchi contro gli Houthi senza l’approvazione di Capitol Hill. Le hanno fatto eco le deputate progressiste Rashida Tlaib e Cori Bush, dichiarando che non smetteranno di opporsi a un’altra «guerra senza fine» ed etichettando come incostituzionali le azioni di Biden.

«Il presidente deve presentarsi al Congresso prima di lanciare un attacco e coinvolgerci in un altro conflitto in Medio Oriente – ha confermato sempre su X il deputato liberal Ro Khanna – Questo è l’articolo I della Costituzione. Lo difenderò, indipendentemente dal fatto che alla Casa Bianca ci sia un democratico o un repubblicano». La socialista Ilhan Omar ha ripubblicato il messaggio di Khanna, ma il dissenso non è arrivato solo dall’ala più a sinistra del partito. Anche il deputato Mark Pocan, che non si può definire un socialista, ha chiesto alla Casa Bianca di collaborare con il Congresso prima di continuare gli attacchi: «Gli Stati uniti non possono rischiare di rimanere invischiati in un altro conflitto decennale senza l’autorizzazione del Congresso», ha scritto Pocan.

Le critiche sono arrivate anche dai repubblicani. Il senatore Gop dello Utah Mike Lee ha risposto al post di Khanna per concordare con lui, sottolineando che «la Costituzione conta, indipendentemente dall’affiliazione al partito». Anche il deputato Thomas Massie ha elogiato i «principi» di Khanna in un post su X, e il deputato texano Chip Roy ha affermato che, anche se personalmente vede in modo favorevole un attacco allo Yemen, si chiede perché la decisione non sia stata presa dal Congresso.
Mentre per tutto il partito democratico un attacco senza l’approvazione del Congresso è comunque una mossa inaccettabile, alcuni repubblicani hanno speso termini di elogio.

Il leader Gop al Senato Mitch McConnell ha dichiarato di aver accolto con favore la notizia degli attacchi statunitensi, e che l’uso della forza é anzi «in ritardo». «Spero che queste operazioni segnino un cambiamento duraturo nell’approccio dell’amministrazione Biden nei confronti dell’Iran e dei suoi delegati», ha affermato McConnell.

Se per il Gop la guerra in Medio Oiente va sostenuta, diverso è il discorso per l’Ucraina, per cui l’assistenza americana nella guerra di Kiev contro la Russia «si è interrotta», come ha confermato il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby, dopo l’esaurimento dei fondi stanziati dal Congresso, in quanto i Rep, per approvare un nuovo pacchetto di aiuti, lo vogliono legare a nuove misure di sicurezza al confine con il Messico.

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