L’appello: in 100 del Pd, under 40 per il No
«Rischiamo solo che si aggravi l’incomunicabilità fra establishment e società più o meno organizzata; male ormai antico, ma che è stato il maggior limite dell’esperienza recente di governo che in […]
«Rischiamo solo che si aggravi l’incomunicabilità fra establishment e società più o meno organizzata; male ormai antico, ma che è stato il maggior limite dell’esperienza recente di governo che in […]
«Rischiamo solo che si aggravi l’incomunicabilità fra establishment e società più o meno organizzata; male ormai antico, ma che è stato il maggior limite dell’esperienza recente di governo che in mezzo a cose buone ha prodotto riforme sbagliate proprio perché costruite senza il popolo, in alcuni casi addirittura contro le sue organizzazioni. Il jobs act che non porta lavoro,la buona scuola che continua a soffrire».
Questo il passaggio finale di un appello di 100 fra elettori e iscritti under 40 del Pd intitolato «Il No di chi vuol bene all’Italia». I promotori, «di sinistra senza particolari famiglie», spiegano di pensare «al Pd come un partito inclusivo e pluralista» e che «il Pd debba continuare a governare il paese». E che comunque vada dal 5 dicembre «il Pd pensi a riformare le riforme sbagliate e a ricostruire un centrosinistra nuovo che convinca il paese».
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