L’Anpi: «Contro di noi attacchi vergognosi»
Smuraglia Possibile ricorso ad azioni legali contro offese e diffamazioni dopo il No al referendum
Smuraglia Possibile ricorso ad azioni legali contro offese e diffamazioni dopo il No al referendum
«Respingiamo la pratica dell’insulto, dell’offesa, in qualche caso della diffamazione e della menzogna». Il Comitato nazionale dell’Anpi interviene esprimendo «forte indignazione per gli attacchi che da mesi si susseguono da parte di determinati settori dell’informazione».
Una «aggressione alle posizioni assunte dall’Anpi sulla riforma costituzionale e sulla legge elettorale, come se ci fosse precluso il diritto di intervento sulle materie in oggetto, peraltro di interesse generale e nazionale».
L’associazione dei partigiani si riserva dunque il possibile ricorso ad azioni legali perché, spiega il comunicato del Comitato nazionale che si è riunito ieri, «non è in discussione il diritto di critica, anche severa, della stampa», ma, è la denuncia, «abbiamo letto notizie false sulla natura e la quantità delle entrate economiche dell’Anpi, clamorosi errori sul numero degli iscritti, vergognose e infondate insinuazioni sul passato del Presidente Smuraglia, inaccettabili ingiurie rivoltegli più volte».
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