Robert Crimo, il killer della parata del 4 luglio alla periferia di Chicago, è stato incriminato per sette omicidi di primo grado, senza libertà su cauzione. Dopo la sentenza la polizia ha dichiarato che Crimo stava pianificando un’altra strage nell’area di Madison, Illinois.

Quello di Chicago non è stato l’unico mass shooting del 4 luglio, se ne contano in almeno altri nove Stati: Massachusetts, Wisconsin, California, Minnesota, Missouri, Colorado, Virginia, Indiana e New York. Nella stessa Chicago quel giorno almeno 57 persone sono state uccise per colpi di arma da fuoco in sparatorie al di fuori di quella di Highland Park.

A New York City 21 persone sono state ferite e tre sono morte in 14 sparatorie solo lunedì e la polizia di Richmond (New York) ha dichiarato di avere sventato un mass shooting pianificato per il 4 luglio grazie a una soffiata anonima. Tra sabato e domenica, in tutto il Paese, si parla di un bilancio di 15 morti e più di 90 feriti. Tutto questo a una settimana dalla sentenza della Corte Suprema che ha cancellato la legge restrittiva sulle armi di New York.

Intanto le autorità locali cercano di porre rimedio come possono. L’ultimo in ordine di tempo è stato il New Jersey: ieri il governatore Phil Murphy ha firmato la legge che renderà più difficile ottenere una licenza per armi da fuoco e quasi impossibile acquistare fucili semiautomatici.