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La Settimana europea della mobilità (ma senza Giulio Cesare)

La Settimana europea della mobilità (ma senza Giulio Cesare)

Clima Fino al 22 settembre in diverse città italiane

Pubblicato 17 giorni faEdizione del 19 settembre 2024

Tanto per dire quanto l’umana stirpe faccia fatica a migliorarsi quando si tratta di mobilità, prendiamo gli antichi romani: già nel 45 a.C. (2069 anni fa) Giulio Cesare introdusse limitazioni alla circolazione dei carri per restituire alle strade le funzioni che le erano proprie: luoghi di incontri e socializzazione. Già allora qualcuno lamentava i troppi incidenti stradali che coinvolgevano i pedoni.

Dopo due millenni trascorsi invano, ecco che per l’ennesima volta i cittadini europei sono chiamati a partecipare alla «Settimana della mobilità sostenibile», terminerà il 22 settembre, giornata che secondo i promotori (la Commissione europea) dovrebbe trascorrere senza automobili in circolazione. Il tema scelto per la campagna di quest’anno se non altro coglie nel segno: «La condivisione degli spazi pubblici».

Sono quattro principali linee tematiche che se non fossimo ostaggio della cultura dell’automobile ogni buon amministratore dovrebbe adottare: vivere lo spazio pubblico in modo diverso, riqualificare insieme lo spazio urbano, strade scolastiche per creare spazi sicuri per gli spostamenti attivi e pianificazione di strade più sicure.

Ricordiamo che più del 70% degli europei vive in aree urbane e che i trasporti sono il secondo settore più inquinante in Europa (con tassi di mortalità prematura da smog impressionanti).

Tutti i Comuni italiani sono invitati a partecipare e in disordine sparso sono già centinaia le iniziative previste in diverse città (info sul sito del ministero dell’Ambiente).

Una volta lavata la coscienza (ci sono comuni che si limitano a suggerire ai genitori di non accompagnare con l’auto i figli a scuola), resta il problema delle altre 51 settimane all’anno. Forse ci vorrebbe Giulio Cesare.

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