Vie periferiche, fabbriche in costruzione, grandi palazzi, spesso in strani accostamenti. La complessa stratificazione della città di Milano non è solamente uno studio appannaggio di architetti e urbanisti ma uno dei centri nevralgici del cinema di Marina Spada, regista milanese da sempre attenta scrutatrice della sua metropoli «in movimento» che, davanti alla sua macchina da presa, diventa personaggio indispensabile alla narrazione. Riqualificazione sembra essere un odierno termine obbligatorio quando si parla di Milano… La trasformazione è sempre qualcosa di traumatico perché noi, riconoscendo i luoghi, troviamo la nostra identità. Mi capita spesso di andare nei posti che vivevo da piccola...