«La Libia sospenda le forniture di gas e petrolio ai paesi filo-israeliani»
Solidarietà con Gaza Dopo il parlamento della Cirenaica, anche l'Alto consiglio della Tripolitania vota per la linea dura
Solidarietà con Gaza Dopo il parlamento della Cirenaica, anche l'Alto consiglio della Tripolitania vota per la linea dura
Anche l’Alto consiglio di Stato della Libia, sorta di Senato consultivo con sede a Tripoli, invoca per i paesi favorevoli alla rappresaglia di Israele su Gaza – Italia in primis – la linea dura: via gli ambasciatori, boicottaggio dei loro prodotti e stop anche alle forniture di petrolio e gas.
La stessa richiesta era arrivata due giorni prima dalla Camera dei rappresentanti della Cirenaica, l’altro parlamento con sede nell’est del Paese. E ancora prima c’erano state proteste di fronte all’ambasciata italiana di Tripoli per l’appoggio a Tel Aviv del governo Meloni.
L’Alto consiglio nella sessione straordinaria di ieri ha anche chiesto «la formazione di una forza militare congiunta arabo-islamica per entrare a Gaza, proteggere i civili e fermare l’escalation». Si è poi discusso su come inviare aiuti umanitari e medici urgenti nella Striscia. Ai Paesi arabi viene chiesto di «smettere di trattare con l’entità sionista».
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