La Cassazione dà ragione a Spera: non fu terrorismo
Il caso Il Riesame di Palermo dovrà rivalutare la custodia cautelare sulla base della sola accusa di incendio
Il caso Il Riesame di Palermo dovrà rivalutare la custodia cautelare sulla base della sola accusa di incendio
Non era terrorismo. La Corte di Cassazione ha fatto cadere l’accusa più pesante contro Luigi Spera, da mesi rinchiuso nella sezione alta sicurezza del carcere di Alessandria per aver partecipato a un lancio di fumogeni di segnalazione contro la sede della Leonardo a Palermo nel novembre del 2022. Un’azione puramente dimostrativa che viene letta dagli inquirenti come un attentato.
Con la decisione degli ermellini viene così annullata l’ordinanza del tribunale del riesame siciliano che aveva riqualificato il reato attribuito a Spera come attentato incendiario terroristico da semplice incendio. Adesso i giudici palermitani dovranno rideterminare la misura cautelare sulla base della nuova imputazione. «Una situazione paradossale che speriamo possa essere alla fine – dice il deputato di Avs Marco Grimaldi -. Vogliamo che Spera torni a casa e che cessino le punizioni esemplari verso chi contesta ciò che in questo mondo colpisce il pianeta e le persone, dall’economia di guerra a quella del fossile».
«Luigi è stato detenuto per mesi in carcere di alta Sicurezza ad Alessandria sulla base dell’accusa di terrorismo , che sin da subito appariva del tutto sproporzionata e pretestuosa – dice l’eurodeputata di Avs Ilaria Salis che aveva incontrato Spera nelle scorse settimane . Auspichiamo che il compagno possa ora tornare a casa il più presto possibile. Basta criminalizzare chi lotta per un mondo migliore».
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