Il fronte eterogeneo per i diritti dei minori continua a rivendicare la possibilità che i sindaci trascrivano gli atti di nascita. Ieri hanno presentato una mozione in tal senso +Europa e i Radicali Italiani. La mozione poggia sul dettato della Costituzione, sui pronunciamenti della Corte costituzionali, sulle indicazioni della Convenzione dei diritti del fanciullo, in vigore dal 1990, e sulle sentenze della Corte europea dei diritti umani. Per Riccardo Magi, segretario di +Europa, «la direttiva del ministro Piantedosi non è vincolante». Emma Bonino ha fatto appello al «coraggio dei sindaci». «Il governo reagisce a una problema complesso con la proibizione – sostiene Bonino – Speriamo che la mobilitazione dei sindaci possa influire». Concetto ribadito anche da Giulia Crivellini dei Radicali italiani: «Bisogna stringersi attorno ai sindaci, lo spazio per continuare a registrare c’è».

I sindaci si stanno attrezzando. Si terrà quest’oggi a Roma la riunione che Roberto Gualtieri aveva annunciato coi suoi colleghi di altre città. Gaetano Manfredi assicura che Napoli andrà avanti con le trascrizioni «fin quando non ci sono stop da parte dell’autorità di governo». «Credo che la posizione dei sindaci sia uniforme e condivisa – sostiene Manfredi – Ne parleremo e ascolteremo le posizioni di tutte le grandi città italiane». Il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, intanto, ribadisce la sua intenzione di ospitare una manifestazione sul tema per il prossimo 12 maggio. «La ministra Roccella continua a confondere la gestazione per altri, caso fattispecie a cui si riferisce la sentenza che ha citato, con la trascrizione degli atti che riguardano figli di due mamme senza utilizzo della Gpa – aggiunge Gualtieri – Sono casi diversi. In questo secondo caso c’è una chiarissima sentenza della Cassazione che dice che la trascrizione va fatta. Quindi non capisco perché si continua a non rispondere nel merito ai rilievi che abbiamo fatto sulla questione dei figli di due mamme che non riguarda la gestazione per altri. Perché si continua a tirare in ballo la Gpa? C’è un vuoto legislativo e per quello come sindaci intendiamo proseguire questa battaglia».

«Il governo pianta una bandierina ideologica al giorno e intanto sferra un attacco senza precedenti ai diritti dei bambini e delle bambine – dice la segretaria del Pd Elly Schlein – Siamo stati nelle piazze di questi giorni con i nostri sindaci e lavoreremo anche in parlamento». Ma va detto che la preannunciata proposta di legge a prima firma di Alessandro Zan ancora non è stata depositata: una parte dei dem ha chiesto un confronto chiarificatore.

Un testo è stato invece depositato alla Camera proprio da un’ex sindaca: si tratta di Chiara Appendino del M5S. Augusta Montaruli di Fratelli d’Italia, però, ricorda che il governo Conte I, nel luglio 2018, bloccò le trascrizioni. Al Viminale c’era Matteo Salvini. Il suo capo di gabinetto si chiamava Matteo Piantedosi.