La «buona morte» di Stefano Rodotà
Stefano Rodotà è morto senza dolore, grazie a due medici che lo hanno aiutato a vivere con dignità le ultime ore della sua vita. A darne notizia è stata la […]
Stefano Rodotà è morto senza dolore, grazie a due medici che lo hanno aiutato a vivere con dignità le ultime ore della sua vita. A darne notizia è stata la […]
Stefano Rodotà è morto senza dolore, grazie a due medici che lo hanno aiutato a vivere con dignità le ultime ore della sua vita. A darne notizia è stata la figlia Maria Laura che con un post su Facebook ha ringraziato tutti coloro che si sono uniti al dolore della famiglia dell’ex garante della privacy scomparso venerdì scorso a Roma a 84 anni. «Grazie- scrive – soprattutto, alle due persone che nell’ultima fase lo hanno aiutato a stare bene e ad andare via senza star troppo male, il dottor Giandominik Bossone e la dottoressa Alessandra Pieroni della fondazione Vita e Ricerca per le cure palliative. Sono arrivati nella nostra vita mentre cercavamo di sfuggire a vari personaggi della sanità romana che all’Alberto Sordi-dott. Guido Tersilli chiaramente si ispirano. Sono stati bravissimi, affettuosi, simpatici. E Stefano, che ha passato la vita a lavorare su e per i diritti degli altri, ha trovato chi garantisse a lui un diritto a cui teneva, quello a morire con dignità».
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