Una bizzarra rivoluzione è in corso in Thailandia. Un rivoluzione dove, paradossalmente, a sfidare nelle prossime elezioni di marzo il candidato della giunta militare alla premiership del Paese c’è una donna nelle cui vene scorre sangue reale. Con un vero colpo di teatro ieri a Bangkok il partito Thai Raksa Chart ha candidato Ubolratana di Thailandia, nientemeno che la figlia maggiore del re Bhumibol Adulyadej, Rama IX, amatissimo monarca scomparso tre anni fa. Ma Ubolratana, un passato da attrice e attiva nelle charity da che è tornata in Thailandia dopo un matrimonio americano, è anche la sorella del re attuale, Maha Vajiralongkorn (Rama X), assai meno amato del padre ma assai attivo nella gestione del patrimonio della corona e nel controllo di quanto avviene nel Paese.

La sfida principale per ora è con il candidato premier che ha finora guidato l’attuale Consiglio nazionale per la pace e l’ordine, la giunta militare che governa dal 2014 grazie al 12mo colpo di stato militare dal 1932, quando un golpe trasformò la monarchia assoluta in costituzionale. Il premier ad interim generale Prayut Chan-o-cha ha sciolto anche lui ieri la riserva proponendosi come primo ministro – una mossa annunciata – nelle file del Palang Pracharath Party (Pprp). La mossa della principessa – come tutti ancora considerano Ubolratana anche se ha dovuto rinunciare la titolo per aver sposato un borghese – lo ha spiazzato.

La contesa del 21 marzo – dicono gli analisti – riguarda principalmente tre candidati e quattro partiti. Prayut, i democratici che sostengono l’ex premier Abhisit Vejjajiva a capo di un partito storico del Paese, e Raksa Chart e Pheu Thai, due facce della stessa medaglia politica. Le due formazioni infatti (Pheu Thai è la più antica) si presentano assieme per essere sicure che un colpo di coda della giunta non metta in difficoltà Pheu Tahi, il partito di Yingluck Shinawatra, sorella di Thaksim. Thaksim è un miliardario populista noto come il Berlusconi d’Asia, magnate delle telecomunicazioni e forte di un consenso popolare soprattutto tra il contado che lo aveva fatto stravincere alle elezioni del 2001 e ancor di più nel 2005.

Ma il personaggio non incontrava il favore del re e dei militari che lo estrometteranno, con l’assenso di Rama IX, con un colpo di stato. Che si ripeterà con l’arrivo di Yingluck che, una volta premier, verrà estromessa dal golpe del 2014. Entrambi vivono in esilio ma il partito (originariamente Thai Rak Thai) sopravvive con ostinazione. Il fatto che ora proprio la figlia del re stia con Raksa Chart sembra indicare una vittoria quasi certa di quel che resta dell’eredità dei Shinawatra dei quali la principessa non ha mai ricusato l’amicizia. I giornali tailandesi ricordano che durante il campionato del mondo in Russia, i due Shinawatra erano in tribuna in compagnia di Ubolratana.

L’affare dunque si complica non solo nei confronti dei militari ma anche forse con chi gestisce ora gli affari della corona. Come siano i rapporti tra il re e la sorella non è dato sapere (l’argomento famiglia reale è tabù) ma certo i due personaggi hanno un profilo del tutto differente e infatti appresa la novità, il monarca ha fatto sapere di non gradire affatto attraverso un comunicato nel quale boccia completamente l’idea della principessa.

Quanto all’atteggiamento verso i Shinawatra (se la principessa fosse premier potrebbe forse farli tornare) anche qui gli interrogativi si sprecano. Se il re volesse preservare l’antipatia paterna, il suo sarebbe un premierato non facile perché avrebbe nemici sia la casa reale sia l’esercito (e chi ha fatto affari durante la giunta) che certo non ha gradito il coup de théâtre. Ma la Thailandia è un luogo imprevedibile. Tanto quanto – come si vede oggi – la sua politica.