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Kim minaccia ma la Casa bianca minimizza: «Incontro si farà»

Kim minaccia ma la Casa bianca minimizza: «Incontro si farà»

Crisi coreana Pyongyang protesta contro le esercitazioni Usa-Corea del Sud

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 17 maggio 2018

Lo scossone al clima di distensione intorno alla penisola coreana. Kim ha fatto saltare un incontro con la Corea del Sud, lamentandosi delle esercitazioni militari congiunte di Seul e Washington. Secondo Kim, la sua buona predisposizione al dialogo prevedeva uno stop allo show militare in programma. Alla fine la minaccia: così non si arriva a Singapore il 12 giugno. Una minaccia che ha colto di sorpresa un po’ tutti, ma non Seul e Usa.

DALLA CASA BLU SUDCOREANA è arrivato dapprima un comunicato non proprio benevolo, poi una sorta di «riparazione»: dalle esercitazioni sono stati esentati i B52, proprio quanto voleva Kim. Da Washington è arrivata una nota della Casa bianca secondo la quale niente sarebbe in discussione e l’incontro a Singapore si farà. Da Trump poi è arrivata la conferma: per lui si va alla denuclearizzazione e se ne parlerà nella città stato.

QUESTA MINACCIA DI KIM è giunta in un momento nel quale tutto pareva ormai portare al confronto tra Usa e Corea del Nord. Del resto, come specificato da Seul, lo stesso Kim sarebbe stato messo a conoscenza delle esercitazioni proprio da Moon durante il loro incontro il 27 aprile. E Kim avrebbe accettato dato che si tratta di esercitazioni di «natura difensiva». È chiaro che però, dietro questi ostacoli che improvvisi si pongono in mezzo a una potenziale risoluzione, c’è un punto non risolto-

LA COREA DEL NORD ha la stessa posizione che ha sempre avuto Pechino (che conta ancora e molto nella diatriba): no alla corsa al nucleare della Corea del Nord e no alle basi militari americane in Corea del Sud. È questo il punto che dovranno dirimere, se ci sarà l’incontro, Trump e Kim a Singapore.

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