Jessica Chastain: «Per la prima volta riconosciamo la violenza contro le donne»
Jessica Chastain a Venezia – foto Ansa
Visioni

Jessica Chastain: «Per la prima volta riconosciamo la violenza contro le donne»

VENEZIA 80 L'attrice protagonista di "Memory" di Michel Franco si è presentata in conferenza stampa con una maglietta in supporto allo sciopero degli attori Usa
Pubblicato circa un anno faEdizione del 9 settembre 2023

Il primo impatto è quello della maglietta nera con la scritta gialla, un’immagine che ormai abbiamo visto tante volte nelle foto provenienti da oltreoceano: Sag Aftra On Strike è la scritta che campeggia sulla t-shirt di Jessica Chastain, protagonista del film Memory di Michel Franco. L’attrice è venuta a Venezia perché la produzione è indipendente e, come già successo con Ferrari e Priscilla alla Mostra, ha stretto un accordo col sindacato che ha reso possibile la promozione del film.

«PER UN’ATTRICE di successo è più facile non parlare», ha detto, «ma è stato il sindacato a dirmi di venire perché promuovere progetti frutto di accordi con produttori indipendenti è un modo per supportare lo sciopero, spero si torni presto a negoziare con la controparte. La bellezza di lavorare con Michel Franco, con i film indipendenti, è che devi cambiare te stessa per adeguarti mentre le grandi produzioni fanno esattamente il contrario: adattano la storia per adeguarsi alle tue caratteristiche. Ti arrivano solo dei ruoli da grande star mentre per me la storia è molto più importante della performance».

La seconda parte della conferenza stampa è invece dedicata alla violenza sulle donne, considerato che Chastain interpreta nel film di Franco una donna vittima di abusi. «Viviamo un momento incredibilmente importante: stiamo riconoscendo la violenza e i crimini contro le donne, che purtroppo accadono tutti i giorni in tutto il mondo. Il secondo passo però è rimediare: quella per la difesa delle donne è una mia battaglia, lo sento come un principio che guida tutta la mia vita. Cerco di utilizzare la mia notorietà per sostenere ambienti di lavoro sicuri e supportare la lotta contro il femminicidio».

Infine l’attrice ha sottolineato il suo legame con l’Europa: «Sono un’attrice di Hollywood ma credo di essere nata nel paese sbagliato. Adoro Isabelle Huppert, come spinge i ruoli al limite. L’Italia? È la mia seconda casa».

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