Dopo Messina e Torino, ecco Perugia. La seconda sezione civile del tribunale umbro ha accolto due rilievi di sospetta incostituzionalità dell’Italicum. Gli atti andranno adesso alla Corte costituzionale, dove il «processo» alla legge elettorale è già fissato per il 4 ottobre. I tempi sono stretti e l’ordinanza di Perugia non potrà essere presa in esame in quell’udienza, ma cambia poco: le ragioni per cui al giudice monocratico Michele Moggi sono apparse «non manifestamente infondate» le questioni sollevate dagli avvocati Besostri, Ricciardi e Pennino per conto di un gruppo di cittadini (tra i quali il costituzionalista Volpi, la deputata dei 5...