«Sono entrato in Italia nel 2010. Mi ha aiutato un amico e connazionale che era già nel vostro paese, viveva a L’Aquila ed aveva una piccola azienda agricola. Ha presentato richiesta per me nell’ambito del decreto Flussi, ma non mi ha assunto. Quattro giorni dopo il mio ingresso in Italia mi sono spostato a Napoli. Ho lavorato per qualche tempo come ambulante e poi in una piccola fabbrica di tessuti in provincia. Paga da fame, turni di lavoro infiniti. Sono stato regolarizzato alcuni anni più tardi grazie ad una sanatoria ed ora sono impiegato presso uno studio legale». R.(«ho paura...