Il segretario generale delle Nazioni unite Antonio Guterres ha annunciato ieri il via, il prossimo 14 febbraio, alla commissione d’indagine indipendente sulle accuse rivolte contro l’Agenzia Onu per il soccorso dei rifugiati palestinesi (Unrwa), circa il coinvolgimento di alcuni suoi dipendenti (12 su 13.000) nell’attacco sferrato da Hamas contro Israele il 7 ottobre. Le attività saranno coordinate dall’ex ministra degli Esteri francese Catherine Colonna, dall’istituto Raoul Wallenberg (Svezia), l’istituto Chr. Michelsen (Norvegia) e l’Istituto danese per i diritti umani.

L’indagine procederà in parallelo con quella avviata dall’ufficio delle Nazioni unite per il monitoraggio interno (Oios). L’Unrwa inoltre fa sapere che pubblicherà a marzo il suo rapporto preliminare sugli attacchi del 7 ottobre e sul ruolo svolto dai suoi dipendenti. Dorothee Klaus, direttrice dei programmi Unrwa in Libano, si augura possa convincere i donatori che hanno sospeso i finanziamenti a ripensarci.

Gli Stati uniti lo hanno già fatto, nel senso che i fondi bloccati verranno ora dirottati su «altre organizzazioni». In totale controtendenza invece, il governo spagnolo ha annunciato ieri lo stanziamento di 3,5 milioni di euro da destinare all’agenzia Onu. Il suo omologo giordano, Ayman Safadi, ha invitato la comunità internazionale «a fare la cosa giusta», sostenendo «il ruolo vitale» svolto dall’Unrwa a favore di «2,3 milioni di abitanti di Gaza a rischio fame (…)».

In Italia un appello a non tagliare i fondi è stato lanciato dalle Organizzazioni della società civile italiana (Osc) raggruppate nelle reti AOI e CINI, la Piattaforma delle OSC italiane in Medio Oriente e Mediterraneo, Amnesty International, Assopace Palestina. Nella lettera indirizzata al governo meloni si fa presente che «anche se le accuse risultassero fondate, l’Agenzia non potrebbe essere considerata collettivamente responsabile degli atti commessi da alcuni suoi dipendenti». Inoltre viene ricordato che «152 membri dello staff di Unrwa hanno perso la vita sotto le bombe israeliane lanciate sui civili di Gaza, mentre cercavano di portare avanti il loro lavoro».