Con gli attentati in Iran e a Beirut è partita un’altra fase della destabilizzazione del Medio Oriente, cominciata con l’invasione americana dell’Iraq nel 2003. Da allora – e sono più di venti anni – siamo passati attraverso il conflitto tra Hezbollah e Israele del 2006. E poi le primavere arabe del 2011, l’intervento occidentale in Libia, il colpo di stato in Egitto del 2013 e la guerra di Siria, la mappa della regione è radicalmente mutata. Non è cambiato però l’obiettivo di alcuni dei protagonisti: nei piani Usa e israeliani lo Stato ebraico deve restare l’unica superpotenza regionale. È per...