Ieri è stato giorno di funerali a Jenin, più affollati dai tempi della seconda Intifada. Affollati di salme, oltre che di partecipanti: a essere sepolti sono stati i 14 palestinesi (tra loro quattro bambini tra i 13 e i 17 anni) uccisi giovedì nel più violento raid dell’esercito israeliano degli ultimi due decenni, terminato con uno scontro a fuoco tra soldati e combattenti palestinesi. Un bilancio del genere non si raggiungeva dal 2005, in piena Intifada. I corpi degli uccisi, avvolti nelle bandiere di appartenenza politica (la gialla di Fatah, la verde di Hamas, la rossa del Fronte) o in...