In una domenica di inizio agosto, calda e umida, una folla si è radunata in piazza Habima a Tel Aviv per una manifestazione organizzata per ragioni ben diverse da quelle legate alla protesta contro la riforma giudiziaria e in difesa della democrazia che ha reso simbolico questo luogo. In maggioranza c’erano palestinesi d’Israele ma anche ebrei. Ragazzi e adulti, uomini e tante donne, non poche della quali velate. Portavano cartelli in arabo ed ebraico con slogan come «Paghiamo le tasse, non il pizzo». Poi è partita la «Marcia dei Morti», con decine di giovani accanto a bare bianche. È stata...