Né le nomine, né il gioco delle coalizioni, né l’obbligo del voto congiunto, né la cannibalizzazione delle liste superiori all’1 per cento. Nessun artificio elettorale è riuscito a produrre un quadro politico tale da assicurare la cosiddetta governabilità, o meglio, la formazione di un governo. E dunque cosa ne facciamo ora della “conoscenza preventiva delle coalizioni”, de “la–sera-delle-elezioni-si-deve-sapere-chi-vince”, insomma del mantra della “governabilità”? Per fermare lo tsunami della ripulsa verso una dirigenza politica sedicente arrogante ed ignorante ci dobbiamo chiedere cosa fare per rigenerare il Paese e come. Domanda che, con molti, articolati e condivisibili argomenti, si fanno sul manifesto...