Il ritorno del turismo procreativo (+30%)
I «viaggi della speranza» all’estero delle coppie italiane con problemi di fertilità sono ripresi. E con maggior vigore di prima della pandemia: il 30% in più rispetto al 2019. Malgrado […]
I «viaggi della speranza» all’estero delle coppie italiane con problemi di fertilità sono ripresi. E con maggior vigore di prima della pandemia: il 30% in più rispetto al 2019. Malgrado […]
I «viaggi della speranza» all’estero delle coppie italiane con problemi di fertilità sono ripresi. E con maggior vigore di prima della pandemia: il 30% in più rispetto al 2019. Malgrado la legge 40 sia stata smantellata quasi del tutto dalle sentenze di vari tribunali, compresa la Corte costituzionale, e dunque la Procreazione medicalmente assistita (Pma) sia legale nel nostro Paese, e nonostante i molti specialisti e centri di eccellenza nostrani, i tanti limiti che ancora sussistono nella legislazione spingono però ancora le coppie italiane bisognose a cercare la loro soluzione all’estero.
Oltre 13 mila coppie nel 2022 hanno raggiunto Spagna, Grecia, Repubblica Ceca, Danimarca e Belgio, che sono le mete più gettonate soprattutto per chi necessita dell’eterologa. È quanto denunciato dagli specialisti del settore riuniti a Roma ieri in occasione del sesto Congresso Nazionale Siru, la Società italiana di riproduzione umana, che denunciano la mancanza di linee guida sulla Pma e la mancata applicazione dei Lea.
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