Il Pd attacca: «Misure inique». Il M5S: «Con Meloni la Troika è arrivata in Italia»
Bilancio Le reazioni delle opposizioni: subito scontro in commissione. Conte evoca la necessità di piani regionali per compensare i tagli al reddito di cittadinanza
Bilancio Le reazioni delle opposizioni: subito scontro in commissione. Conte evoca la necessità di piani regionali per compensare i tagli al reddito di cittadinanza
La manovra sbarca in commissione bilancio a Montecitorio ed è subito stop: i deputati della maggioranza non si sono presentati. Poi hanno chiesto scusa, dicendo che era tutto un equivoco e che erano impegnati in un vertice degli eletti del centrodestra. La capogruppo Debora Serracchiani, e il capogruppo Pd in commissione Ubaldo Pagano hanno protestato: «Le nostre proposte per correggere e migliorare la manovra iniqua e ingiusta sono a disposizione di governo e maggioranza». Quando i lavori riprendono si apprende che l’esame della manovra dovrebbe entrare nel vivo tra sabato pomeriggio e domenica mattina. Per domani è atteso il pacchetto di emendamenti del governo.
I punti avanzati dai dem parlano di opzione donna «senza assurde discriminanti introdotte dal governo», transizione all’industria 4.0, credito d’imposta e decontribuzione per le assunzioni al Sud e più fondi per la sanità pubblica. «In particolare – spiegano – chiediamo che le risorse messe a disposizione del parlamento non siano polverizzate per accontentare l’ansia di prestazione di qualche deputato, ma centrate sugli investimenti e per le fasce più deboli per contrastare disuguaglianze, sostenere lavoratori e pensionati, garantire diritti». «La maggioranza si ritiene padrona – aggiunge la capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra Luana Zanella – Il parlamento è uno spazio comune, è grave che siano venuti meno al rispetto delle regole istituzionali e delle opposizioni: ci faremo sentire di più». Il responsabile economico di Sinistra italiana Giovanni Pagliapone l’accento sulla flat tax: «La premier in questi giorni ci ha informato che è un fatto di equità. Ma a parità di contributi un lavoratore autonomo paga l’11% di imposta e un dipendente il 33%. Il triplo esatto».
«La manovra è discriminatoria da molti punti di vista – argomenta Andrea Orlando dal Partito democratico – Discrimina i lavoratori dipendenti dai lavoratori autonomi con una tassazione diversa sullo stesso tipo di reddito, discrimina le donne, perché con Opzione donna legata al numero dei figli e non alla condizione lavorativa si crea una sperequazione, discrimina perché crea le condizioni di una crescita della povertà con l’aggressione al reddito di cittadinanza». Quanto alle risorse, aggiunge l’ex ministro del lavoro, «si sarebbe potuto parzialmente risolvere aumentando la tassa sugli extra-profitti e non riducendola».
Giuseppe Conte convoca la stampa per illustrare le proposte del M5S. «La troika ce l’abbiamo già in Italia – attacca – E ha il volto di Meloni e Giorgetti». Per il leader 5S la legge di bilancio fermerà la crescita degli ultimi anni perché non contiene alcuna forma di investimento. «Sotto l’albero, famiglie e imprese si ritroveranno precarietà e voucher – afferma – Il taglio immediato del reddito di cittadinanza per oltre 600 mila persone fragili, il taglio di 6 miliardi in due anni alla rivalutazione delle pensioni che infligge un colpo durissimo alle pensioni medie e medio-basse, la diminuzione della spesa sanitaria, il taglio di centinaia di scuole». Di fronte a tutto ciò, i 5 Stelle hanno predisposto 772 emendamenti. Di questi, prosegue, «ne abbiamo scelti 77: contengono gli interventi per le fasce più fragili e per cercare di rendere meno letale questa manovra».
Poi disegna uno scenario più ampio: «Con Emiliano in Puglia abbiamo concordato un piano per supplire ai tagli al reddito», scandisce. E arriva uno spoiler sull’accordo per le regionali con Pierfrancesco Majorino: «In Lombardia sul reddito ci sarà una misura analoga, per compensare i tagli». Arriverete all’ostruzionismo? Chiede un cronista. Conte a questo punto misura le parole: «Ci batteremo per far valere le nostre ragioni, c’è l’esercizio provvisorio che non farebbe bene al paese dunque ci batteremo con tutte le nostre forze perché nei limiti temporali le nostre proposte vengano accolte».
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