Lungo le rive dell’Eufrate il 21 marzo 2019, giorno di Newroz, il capodanno curdo, in Siria si concludeva una delle battaglie più feroci. Un’operazione militare iniziata come offensiva terrestre e diventata un assedio lungo settimane. A condurla erano le Sdf, le Forze democratiche siriane, federazione delle unità di autodifesa di diverse etnie e confessioni (curdi, arabi, assiri, turkmeni e siriaci, musulmani e cristiani) contro l’Isis in quella che era divenuta – dopo anni di resistenza delle comunità e della loro graduale liberazione – l’ultima sua enclave. L’avevano tutti, non a caso, ribattezzata «l’ultima battaglia», quella che poneva fine dopo cinque...