Il gas congelato, tra la geopolitica della nuova Guerra fredda, la bolla del mercato sempre meno libero e concorrenziale, la svolta ecologica ancora in alto mare, e il caro-vita dei tedeschi schiacciati tra maxi-bollette e lo storico incubo dell’inflazione. Piomba esattamente dentro questa cornice il clamoroso stop al Nord Stream 2 annunciato ieri dalla Bundesnetzagentur, l’Agenzia federale per le reti energetiche, delegata al via libera tecnico alla pipeline russo-tedesca controllata dal colosso Gazprom. «ABBIAMO temporaneamente sospeso le procedure di certificazione della società Nord Stream Ag perché l’autorizzazione può essere presa in considerazione solo se il gestore è inquadrato secondo il...