Il Consiglio d’Europa agli Stati membri: «Sfollate le carceri»
«Ridurre la popolazione carceraria in tutta Europa è indispensabile per garantire effettiva messa in atto delle regolamentazioni sanitarie, per ridurre le crescenti pressioni sul personale penitenziario e sul sistema carcerario […]
«Ridurre la popolazione carceraria in tutta Europa è indispensabile per garantire effettiva messa in atto delle regolamentazioni sanitarie, per ridurre le crescenti pressioni sul personale penitenziario e sul sistema carcerario […]
«Ridurre la popolazione carceraria in tutta Europa è indispensabile per garantire effettiva messa in atto delle regolamentazioni sanitarie, per ridurre le crescenti pressioni sul personale penitenziario e sul sistema carcerario nel suo insieme». È quanto ha chiesto ieri agli Stati membri, la commissaria per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Dunja Mijatovic.
«Chiedo a tutti i Paesi di utilizzare tutte le misure alternative alla detenzione in tutti i casi possibili e senza discriminazioni», aggiunge la commissaria che, nella lunga lettera indirizzata a tutti i governi ricorda le tensioni sempre crescenti nelle prigioni di tutti i Paesi, soprattutto quelli dove le celle sono sovraffollate e i servizi insoddisfacenti.
E infatti proprio domenica sera si sono verificati tumulti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) non appena si è sparsa la notizia di un nuovo contagio. Voci simili, vere o false che fossero, hanno acceso le proteste anche negli istituti campani di Secondigliano e Ariano Irpino, nell’Avellinese, una delle «zone rosse» del Coronavirus.
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