Il Comitato del Sì offende gli israeliani-italiani
Referendum La lettera di Renzi inviata agli italiani ebrei in Israele riporta nell'indirizzo a "Gerusalemme - Palestina". L'Aire, l'anagrafe degli italiani residenti all'estero, considera la Città Santa parte del Mandato britannico. Sdegno in Israele, polemiche in Italia.
Referendum La lettera di Renzi inviata agli italiani ebrei in Israele riporta nell'indirizzo a "Gerusalemme - Palestina". L'Aire, l'anagrafe degli italiani residenti all'estero, considera la Città Santa parte del Mandato britannico. Sdegno in Israele, polemiche in Italia.
Ad ottobre Matteo Renzi era stato, unico tra i leader europei, pronto ad esporsi in prima persona per affermare i legami tra gli ebrei, il Monte del Tempio (la Spianata delle moschee) e Gerusalemme, “minacciati” dal voto dell’Unesco sullo status della città santa. Un mese dopo il presidente del consiglio ha commesso uno svarione proprio nei confronti di Israele, il Paese che più gli sta a cuore. La ben nota lettera del Comitato del Sì nel referendum inviata agli italiani residenti all’estero, sta provocando sdegno tra gli israeliani ebrei con cittadinanza italiana (gli Italkim) residenti a Gerusalemme nonchè l’ira di partiti ed esponenti politici italiani sostenitori di Israele. La busta contenente la lettera, oltre il nome riporta nell’indirizzo “Gerusalemme-Palestina”. Apriti cielo. Quando gli israeliani-italiani si sono visti recapitare a casa il messaggio di Renzi le proteste sono scattate immediate. Per due ragioni: perchè l’indirizzo ignora l’esistenza di Israele e perché Gerusalemme non è considerata parte di Israele (e secondo le risoluzioni internazionali non lo è).
«Gerusalemme – si legge in un post su Moked, il portale dell’ebraismo italiano – dove sta? Secondo l`indirizzario dell’Aire, l’anagrafe degli italiani residenti all’estero, si trova ancora nella Palestina del Mandato britannico». L’accaduto, ha spiegato con grande imbarazzo un portavoce del Comitato del Sì, è davvero dipeso dall’indirizzario dell’anagrafe dell’Aire che include Gerusalemme ancora nella Palestina del Mandato (1917-1948). La squadra di Renzi ha già fatto sapere che «Al più presto la lettera sarà rispedita con l’intestazione corretta» (Gerusalemme in Israele?) anche perché, non è un mistero, proprio dagli italiani nello Stato ebraico il presidente del consiglio spera di raccogliere un consenso massiccio al Sì, in considerazione dell’appoggio senza esitazioni che Renzi ha sempre offerto a Israele.
La ricaduta della vicenda nel dibattito infuocato che in Italia accompagna la campagna per il referendum è stata inevitabile. L’opposizione di destra si è schierata compatta contro il primo ministro colpevole prima di aver inviato la lettera agli italiani residenti all’estero e responsabile poi di aver offeso Israele. «I media israeliani – hanno commentato i leghisti Roberto Calderoli e Paolo Grimoldi – stanno allietando i loro lettori con l’ultima incredibile figuraccia internazionale del nostro baldo premier Renzi».
I consigli di mema
Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento