Contrordine a Berlino: si torna al carbone. Cade per davvero l’ultimo tabù dei Verdi, l’ennesimo dall’inizio della crisi energetica, sacrificato per risparmiare il gas necessario a superare l’inverno con solo il 20% delle forniture di Gazprom. «Un male necessario» ammette Robert Habeck, ministro dell’Economia con delega alla Transizione ecologica; prima della guerra in Ucraina aveva immaginato ben altro futuro per i Verdi dentro la Coalizione del Futuro guidata dal cancelliere Scholz. Il numero due del governo di fatto ha solamente due scelte: riaprire le vecchie centrali a carbone oppure prolungare la vita dei tre impianti nucleari ancora operativi oltre la...