Il campo largo prova a espugnare Cagliari
Il Campo largo guidato da Pd e M5S prova a replicare alle comunali la performance che lo scorso febbraio lo ho portato a vincere le elezioni regionali con la candidata pentastellata Alessandra Todde. Per conquistare Cagliari, strappandola alle destre che attualmente la governano, l’alleanza di centrosinistra scommette su Massimo Zedda, già sindaco di Cagliari per due mandati dal 2011 al 2019.
Il secondo Zedda lo interruppe anzitempo per candidarsi come governatore nelle regionali del 2019, che videro prevalere il centrodestra guidato dal leader sardo-leghista Christian Solinas. Alla coalizione che sostiene Zedda aderiscono in dieci: Progressisti (il partito di cui Zedda è presidente), Pd, M5S, Alleanza Verdi-Sinistra, Sinistra futura (nata da una scissione dentro Sinistra italiana), i centristi di Orizzonte comune e di Cagliari europea, gli indipendentisti di A Innantis e le civiche Cagliari Avanti e Cagliari che vorrei.
Zedda ha anche tentato l’alleanza con Azione, ma dalla coalizione, in particolare dai pentastellati, è arrivato un no senza appello all’accordo con Calenda. Alle regionali, in una prima fase, Zedda si era allineato con Renato Soru nella richiesta di selezionare il candidato del centrosinistra attraverso primarie di coalizione. Ma davanti alla scelta di Pd e M5S di restare fermi su Todde, il leader dei Progressisti per evitare di spaccare il fronte favorendo le destre aveva abbandonato la richieste di primarie ed era entrato nel Campo largo annunciando, nello stesso tempo, la sua candidatura alle comunali.
Alle urne non si presenterà invece Progetto Sardegna, la lista di riferimento di Soru. Uscito dal Pd in polemica con la decisione di scegliere Todde come candidata governatrice, Soru nel voto di febbraio per le regionali ha raccolto tra gli elettori cagliaritani il 7,29 % dei voti. Una quota di consenso che bisogna vedere come si orienterà; potrebbe essere decisiva per battere il centrodestra.
Che Progetto Sardegna abbia rinunciato a presentare una sua lista e un suo candidato per l’elezione del sindaco è un segnale di non belligeranza lanciato da Soru verso il Campo largo. Al centro del programma di Zedda i problemi economici e sociali lasciati aperti dai 5 anni di governo del centrodestra: economia in affanno in tutti i settori con un innalzamento preoccupante dei tassi di disoccupazione, sanità al collasso, crisi abitativa drammatica specie tra i giovani, periferie da rivitalizzare, scelte urbanistiche da rimodulare. «Su questi temi – dice Zedda – la nostra coalizione vuole imprimere una svolta netta rispetto alle scelte dell’amministrazione uscente».
A sinistra del Campo largo, chiede voti agli elettori una lista che tiene insieme i simboli di Potere al popolo e del Pci. Candidata sindaca è Claudia Ortu, ricercatrice all’Università di Cagliari: «Siamo per una svolta radicale rispetto al sistema di potere trasversale che da decenni malgoverna Cagliari. Vogliamo dare voce a componenti della società, quelle economicamente più deboli, che nessuno oggi rappresenta più». Tra le forze schierate contro il centrodestra anche una lista guidata dall’ex deputata Cinquestelle Emanuela Corda, coordinatrice nazionale di Alternativa, l’organizzazione nata nel 2021 dopo la scelta di Giuseppe Conte di sostenere il governo guidato da Draghi (eletti nel 2018 con il simbolo M5S, i parlamentari confluiti in Alternativa furono espulsi dal movimento perché contrari a quella scelta).
Sul fronte centrodestra, a competere con Massimo Zedda ci sarà Alessandra Zedda. Tra i big di Forza Italia in Sardegna, ex presidente della giunta regionale con Christian Solinas, pochi mesi fa Alessandra Zedda è passata alla Lega in polemica con la scelta del suo ex partito di appoggiare alle regionali la candidatura a governatore del meloniano Paolo Truzzu (sindaco uscente di Cagliari). La sostengono Lega, FI, FdI e tre liste centriste: Riformatori sardi, Alleanza Sardegna e Sardegna al centro. A completare il quadro, la lista CiviCA 2024 guidata da Giuseppe Farris, ex di Forza Italia oggi indipendente di centro.
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