Politica

Il 2 giugno di Mattarella: «Subito il cessate il fuoco a Gaza»

Sergio MattarellaSergio Mattarella – Ansa

L'evento Preoccupazione nel messaggio del presidente per la festa della Repubblica: «Porre fine ai massacri». Summit con Meloni e i presidenti delle Camere durante il ricevimento al Quirinale. Tra gli ospiti Renato Zero, Baglioni, Rovazzi e Lino Banfi

Pubblicato 4 mesi faEdizione del 2 giugno 2024

Cantanti e attori, da Renato Zero (che quasi lo abbraccia) e Fabio Rovazzi e Lino Banfi, strappano più di un sorriso al presidente Mattarella durante il tradizionale ricevimento del 1 giugno nei giardini del Quirinale. Il presidente si concede qualche momento di serenità anche con Marco Tardelli, ricordando il Mundial 1982. Ma, nei due messaggi che ieri ha rivolto ai prefetti e al corpo diplomatico internazionale arrivato al Quirinale, Mattarella non nasconde la crescente preoccupazione per lo scenario internazionale, dall’Ucraina al Medio Oriente.

Su Kiev non entra volutamente nel merito della discussione sull’utilizzo delle armi occidentali, ma rifila nuove stoccate alla Russia che «ha riportato la guerra nel cuore dell’Europa» e «demolito l’architettura di sicurezza che ha garantito pace e stabilità al continente europeo». Un comportamento «tanto più grave» in quanto posto in essere da un membro permanente del consiglio di sicurezza dell’Onu. Sì dunque all’impegno per la pace, che l’Italia deve caricarsi sulla spalle con la presidenza del G7, ma «rifiutando con determinazione baratti insidiosi: sicurezza a detrimento dei diritti, assenza di conflitti aggressivi in cambio di sottomissione, ordine attraverso paura e repressione, prosperità economica in cambio di sudditanza».

Sulla guerra in Palestina, il Capo dello Stato ribadisce «l’imperativo di dare piena attuazione a quanto richiesto dal Consiglio di Sicurezza per il cessate il fuoco, l’accesso umanitario incondizionato alla popolazione di Gaza e la liberazione immediata degli ostaggi» israeliani. Parla di un «numero sconvolgente di vittime tra la popolazione civile palestinese, devastazioni nei territori coinvolti, disseminazione di odio per il prossimo futuro». Chiede di «avviare subito un processo che ponga termine ai massacri e conduca finalmente a una pace stabile, con il pieno e reciproco riconoscimento dei due Stati di Israele e di Palestina». Ai prefetti chiede di continuare a operare per la coesione sociale e anche «per la garanzia dell’esercizio del diritto di riunione e manifestazione».

Un passaggio non scontato, questo, così come la sottolineatura delle radici antifasciste della Repubblica e il richiamo a «valorizzare il principio di autonomia nell’orizzonte della solidarietà». E poi la «sovranità europea» che «consacreremo col voto della prossima settimana».

Durante la festa, Mattarella si concede un breve colloquio sulla terrazza (con brindisi) con la premier Meloni (fresca di comiziaccio a piazza del Popolo) e i due presidenti della Camere (La Russa arriva visibilmente in ritardo): un summit inusuale in cui Meloni ha aggiornato il Capo dello Stato sui preparativi in vista del G7 in Puglia (ci sarà anche Zelensky, annuncia) che inizierà il 13 giugno. Poi D’Alema gli strappa un appuntamento al volo: «Posso venire a romperti le scatole una mezz’ora?».

Tra i vialetti tanta destra di governo, Arianna Meloni circondata di cronisti, i potenti Rai gomito a gomito con i ministri (con la new entry Tommaso Cerno, ex Pd e ora tra i primi laudatores della premier). Giuseppe Conte scortato dalla compagna Olivia Paladino, dai suoi ex ministri, e dai dirigenti Rai di area, da Claudia Mazzola all’ex direttore del Tg1 Giuseppe Carboni; Luigi Di Maio con fidanzata se ne sta a debita distanza e racconta a tutti la sua nuova vita da inviato Ue nel Golfo. Renzi racconta aneddoti sui suoi incontri con Berlusconi, imitandone la voce.

I dem sono ranghi ridottissimi: ci sono solo i capigruppo Boccia e Braga con Franceschini, Schlein impegnata in un comizio a Torino. «Siamo tutti in campagna elettorale», spiega Braga. Laura Boldrini sprona i dem: «Dobbiamo fare di più per fermare il massacro a Gaza, non possiamo lasciare soli gli studenti». Tra gli ex spicca Francesco Rutelli, che si rivolge in romanesco alla premier: «Te diverti?». «Diciamo che non mi annoio…», la risposta. Anche lei, come Schlein, scansa qualsiasi pronostico per le europee «per scaramanzia».

Renato Zero si lamenta per la folla eccessiva, Baglioni si scalda per questo mattina quando canterà l’inno di Mameli alla parata ai Fori. Maurizio Landini se ne sta in disparte, quasi un marziano in mezzo a tanta ostentazione di potere, Fratoianni e Bonelli sorridono e sognano il colpaccio alle europee grazie a Ilaria Salis.

I consigli di mema

Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento