Nella lunghissima introduzione che la premier snocciola di fronte alle delegazioni dell’opposizione c’è una contraddizione palese e i primi a segnalarla sono proprio gli alleati leghisti. «Nel nostro programma elettorale era indicata una riforma in direzione del presidenzialismo e abbiamo ricevuto un mandato per una riforma di questo tipo», afferma Meloni. Poi però squaderna le tre note ipotesi, accompagnando al presidenzialismo anche il semipresidenzialismo e il premierato. Perché, spiega «io sono disposta a immaginare schemi diversi anche rispetto alle mie condizioni, purché garantiscano il rispetto della volontà popolare e la stabilità di governo». Il premierato è inesistente nel mondo. Però...