Pubblicato 4 anni faEdizione del 22 ottobre 2020
«Uno straniero che possa vantare avi della penisola persino precedenti all’Unità d’Italia può acquisire la cittadinanza italiana più facilmente di uno straniero che, pur nato e cresciuto in Italia, non possa dimostrare tali ascendenze». I paradossi della legge italiana sulla cittadinanza, ancorata al principio dello ius sanguinis, sono noti da tempo, ma parole e numeri del Dossier statistico immigrazione 2020 aiutano a vederne concretamente gli effetti. Qualche giorno fa è stata diffusa l’anticipazione del rapporto relativa al numero di migranti non comunitari regolarmente presenti in Italia: tra il 2018 e il 2019 sono diminuiti di 106.000 unità. Molti di loro...