I consumi umani di cibo causano la deforestazione
Alimentazione Il sistema alimentare globale si rivela sempre più privo di senso, basti pensare che utilizza il 40% della superficie terrestre (libera da ghiacci), è responsabile del 70% del consumo di […]
Alimentazione Il sistema alimentare globale si rivela sempre più privo di senso, basti pensare che utilizza il 40% della superficie terrestre (libera da ghiacci), è responsabile del 70% del consumo di […]
Il sistema alimentare globale si rivela sempre più privo di senso, basti pensare che utilizza il 40% della superficie terrestre (libera da ghiacci), è responsabile del 70% del consumo di acque dolce e di oltre un quarto delle emissioni di gas serra.
Nonostante questo impatto quasi un terzo della popolazione mondiale non ha cibo a sufficienza. Questo il quadro fornito dalla campagna «Our Future» del Wwf in occasione della Giornata mondiale dell’Alimentazione celebrata ieri.
Quasi il 90% della deforestazione, nelle zone più ricche di biodiversità come l’Amazzonia, dipende dal cibo che consumiamo (e l’Uè il secondo maggiore «importatore» di deforestazione tropicale al mondo dopo la Cina).
Il report calcola che ogni italiano con i propri consumi è responsabile della deforestazione di 6 mq ogni anno. Eppure, davanti a questa evidenza, l’Ue ha appena rinviato di un anno l’entrata in vigore del regolamento «anti deforestazione» approvato nel 2023. Prevede (prevedeva) che 7 materie possono essere introdotte nel mercato solo le aziende possono dimostrare di non aver causato deforestazione (soia, olio di palma, carne bovina, caffè, legno, cacao, gomma). Nella migliore delle ipotesi, sarà un altro anno di deforestazione.
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