Nel 2007 facevo parte del comitato direttivo dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), che quell’anno vinse il premio Nobel per la Pace, ex-aequo con Al Gore. Ero ovviamente molto orgoglioso di condividere questo riconoscimento con la comunità scientifica dell’IPCC, ma quando mi si chiedeva perché dare il Nobel per la pace a un gruppo di scienziati del clima, devo ammettere che trovavo difficoltà ad avere una risposta convincente. Oggi però questa risposta mi è molto più chiara, perché ho realizzato che i cambiamenti climatici e il degrado ambientale hanno la stessa matrice culturale della guerra e della povertà, quella che...